La soluzione per perdere peso dopo le abbuffate delle feste, e prepararsi per tempo alla prova costume, è già in casa. Niente sacrifici difficili da reggere nel lungo periodo, né soluzioni ricercate di vecchi o nuovi guru, ma la buona, vecchia dieta mediterranea.
Nell’annuale classifica sulle migliori diete al mondo, redatta consultando un campione di 22 nutrizionisti americani, l’Us News & World Report piazza il modello nutrizionale del Sud Europa al terzo posto tra quelli più sani. E il dato è sorprendente se si considera che negli Stati Uniti è pressoché sconosciuto, mentre spopolano sistemi per perdere peso ben più complessi e che qualche fortuna stanno avendo anche da noi.
La classifica e una parola d'ordine: meno grassi
Il primato assoluto dei nutrizionisti va alla Dash diet, approvata dal governo federale e pensata in primo luogo per chi soffre di ipertensione. Caratterizzata da un basso contenuto di grassi saturi (contenuti ad esempio nella carne rossa, nel latte intero, nei latticini, nei salumi e nel pesce fritto) e ricca di potassio, magnesio e calcio, punta molto su prodotti a base di cereali integrali, pesce, carne bianca e frutta a guscio.
Al secondo posto si piazza la Tlc diet, anch’essa povera di grassi (al massimo il 25% delle calorie assunte giornalmente, quota che scende al 7% per quelli saturi) e ricca di carboidrati (fino al 60% del totale). Questo tipo di dieta, indicata soprattutto per prevenire o combattere il diabete, preserva in primo luogo la salute del cuore e non necessariamente porta a una riduzione di peso, basandosi più sulle proporzioni, che sulla quantità di cibo assunto.
Sul terzo gradino del podio si piazza la Dieta Mediterranea, alla quale i nutrizionisti riconoscono il miglior apporto nutrizionale tra le 26 diete esaminate. «Non è un caso», spiega la ricerca, «se chi vive nella regione del Mediterraneo vive mediamente più a lungo degli statunitensi ed è meno soggetto a tumori e malattie vascolari». Frutta, verdura e cereali integrali sono elementi immancabili di questo che è un regime alimentare, più che una vera e propria dieta: «I francesi mangiano diversamente dagli italiani e dai greci, ma tutti mostrano moderazione nel consumo di dolci, senza rinunciare a un bicchiere di vino ogni tanto», prosegue il report.
A pari merito con la dieta Mediterranea si piazza la Weight Watchers, basata sul principio che «puoi mangiare ciò che vuoi, ma con un limite di calorie fissato in base ad altezza, età e conformazione ossea».
Una soluzione alla quale viene riconosciuta grande flessibilità, ma anche qualche difficoltà di applicazione pratica perché la tentazione di trasgredire è sempre dietro l’angolo. (Luigi dell'Olio)
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