Detto ciò, per avere la certezza di trovare un lavoro, non c’è modo migliore del crearselo con le proprie mani, ossia scegliere un settore potenzialmente valido e immaginarsi un possibile spazio innovativo in cui inserirsi. E’ così che, a partire dai primi giorni di scuola, gli alunni della classe 3B hanno speso del tempo nell’individuare i settori più indicati e, guidati anche dai propri docenti, sono giunti alla conclusione che un futuro possibile nel Salento vede coinvolti principalmente due scenari, il turismo e l’agroalimentare. A questo punto hanno sviluppato un piano assolutamente originale che, a lavorarci bene, potrà inserirsi e coinvolgerli entrambi.
L'idea si basa su un concetto molto semplice: se si riuscisse a far comprendere al resto d’Italia e al resto del mondo che questo territorio (e tutto il meridione) è la culla della Dieta Mediterranea e che i suoi prodotti e la sua cucina tradizionale rappresentano uno dei regimi alimentari più sani ed invidiati che ci siano, allora, con l’incremento dell’interesse generale, si raggiungerebbero due grandi risultati: aumenterebbe la domanda commerciale dei prodotti e aumenterebbero i visitatori ed i turisti interessati a gustare i piatti e ad apprenderne la preparazione. Se questo accadesse, è semplice quindi comprendere come si potrebbe giungere ad una maggiore necessità di mano d’opera e di operatori di intelletto che, tradotto in lingua corrente, significa maggiore occupazione, possibilmente giovanile.
Gli studenti hanno così messo su un progetto che è una nuova sfida, forse ingenua, forse geniale, che opererà in quella che chiamano la “tripla A”, che non è quella decretata dalle agenzie di rating basata sulla solidità finanziaria ma quella che viene fuori dalle iniziali di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente. Nella loro visione, quindi, il futuro lavoro, loro e dei loro coetanei, si esplicherà attraverso:
- il rilancio innovativo dell’agricoltura, dell’ittica e dei relativi prodotti;
- la valorizzazione, promozione e commercializzazione in tutto il mondo del regime alimentare della Dieta Mediterranea “italiana”
- il rigoroso rispetto dell’ambiente.
Nel concreto, il progetto ha un nome identificativo ed un nuovo marchio molto caratteristico che simboleggia salute e alimentazione italiana.
Come è sempre avvenuto negli ultimi anni, Repubblica Salentina ed il Costa cammineranno con le proprie gambe e porteranno avanti la sfida a prescindere da aiuti e contributi esterni, ma mai come questa volta sarebbe importantissimo avere al proprio fianco gli enti amministrativi (camera di commercio, comune, provincia, regione), le istituzioni di categoria (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confindustria,….) e le Aziende del comparto, piccole, medie e grandi, a cui gli studenti chiedono credibilità, collaborazione fattiva e sostegno organizzativo, formativo ed economico.
Siete dei GRANDI! Bravi
RispondiEliminaGrazie. Confessiamo che gli incoraggiamenti ci servono! ...MOLTO!
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