venerdì 10 agosto 2012

La Dieta Mediterranea fa bene all'amore

Ecco il consiglio: da oggi fate largo uso di pasta, olio di oliva, cereali, frutta fresca, verdure, pesce e latticini, perchè pare proprio che la dieta mediterranea aiuti ad esprimersi al meglio sotto le lenzuola. 

Dieta mediterranea elisir di lunga vita sessuale quindi, parola di esperti. ‘I cibi freschi della cucina mediterranea, favorendo il benessere generale, possono concorrere a una buona vita sessuale: le loro proprietà antiossidanti hanno effetti benefici sulla salute delle arterie e, di conseguenza, sulle prestazioni sessuali: mangiare mediterraneo migliora la performance nel maschio e aiuta la donna a sentirsi meglio con la propria sessualita’, sottolinea Katherine Esposito, del Dipartimento di Geriatria e malattie del metabolismo alla II Università di Napoli.

La dieta mediterranea, considerata dall’Unesco patrimonio dell’umanità da novembre 2010, ‘è caratterizzata da un modello nutrizionale - spiega l’esperta – rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie. Il tutto accompagnato da vino o infusi’.

Ai benefici già noti di questo regime alimentare, gli esperti affiancano adesso gli effetti sulla sessualità. ‘Una serie di osservazioni cliniche e di studi di intervento – illustra Esposito – ha dimostrato che l’elisir di lunga vita si applica anche alla sfera sessuale. L’adesione ai principi della dieta mediterranea ha notevolmente migliorato il vissuto sessuale di pazienti che allo stato basale erano affetti da disfunzione erettile (uomini obesi o con sindrome metabolica, una costellazione di fattori di rischio per malattie cardiovascolari e diabete) o da disturbi sessuali femminili’.

Insomma, la dieta mediterranea riesce a ridare entusiasmo proprio a tutti.. alla faccia di quelli che consigliano di evitare i carboidrati… a che serve fare il calcolo delle calorie se poi si bruciano sotto le lenzuola?

martedì 7 agosto 2012

Più salute con le 10 regole della Dieta Med-Italiana

La dieta mediterranea migliora davvero la salute, soprattutto se si osservano alcune regole. Il decalogo salva-benessere è stato stilato da Catherine Itsiopoulos del Centro di Dietologia della La Trobe University (Australia): la punta di diamante, spiega Itsiopoulos, è sempre stato e rimane l'olio d'oliva, «un grasso monoinsaturo che contribuisce a migliorare l'equilibrio del colesterolo buono e di quello cattivo». Compresa, ovviamente, la 'versione' extravergine, «ricca di antiossidanti».

Diversi studi hanno già dimostrato, in passato, gli effetti positivi della dieta mediterranea sulla salute e sul benessere in generale e gli effetti benefici su pazienti anche delicati, come quelli che soffrono di diabete di tipo 2. «Attualmente - spiega Itsiopoulos - stiamo lavorando su nuovi studi per capire gli effetti della dieta mediterranea sulla depressione e sulla steatosi epatica».

Dieci sono, secondo Itsiopoulos, i principi fondamentali per l'attuazione di una dieta sana in stile mediterraneo:

  1. Utilizzare l'olio di oliva come grasso aggiunto principale (60 ml/giorno)
  2. Mangiare verdura a ogni pasto (100 g di verdure a foglia verde e 100 g di pomodori, 200g per le altre verdure)
  3. Includere almeno due pasti di legumi (250 g l'una) a settimana
  4. Mangiare almeno due porzioni di pesce (150-200g l'una) a settimana, includendo il pesce azzurro
  5. Mangiare carne (manzo, agnello, maiale e pollo) non più di una volta a settimana
  6. Mangiare frutta fresca tutti i giorni e frutta secca come snack o dessert
  7. Mangiare yogurt tutti i giorni, ma formaggio con moderazione
  8. Includere nei pasti pane e cereali integrali
  9. Consumare con moderazione vino (1-2 bicchieri al giorno) sempre durante i pasti
  10. Riservare il consumo di dolci e bevande dolci per le occasioni speciali. (Fonte: M.C. Sole 24 Ore)

mercoledì 1 agosto 2012

Mangiare verdura aiuta a diminuire le calorie

Consumare un bel piatto di insalata all’inizio del pasto rappresenta una buona e sana abitudine perché, oltre a migliorare la digestione, riduce il senso di pesantezza e di gonfiore addominale; inoltre, grazie all’ottimo potere saziante, aiuta a mangiare di meno.

Un gruppo di ricercatori della Pennsylvania State University ha voluto verificare quanto il consumo prima del pasto di un piatto di verdure incida anche sul bilancio delle calorie. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Appetite”, è stato condotto su un gruppo di 46 donne di età compresa tra i 20 e i 45 anni di età, che nel periodo del test non stava seguendo nessun regime dietetico particolare.

Per diversi giorni alle pazienti è stato chiesto di seguire un programma alimentare che comprendeva una porzione di insalata da 300 grammi (circa 100 chilocalorie) e un primo piatto composto da tortellini al sugo di pomodoro che invece poteva essere consumato in quantità a piacimento.

Durante l’esperimento la porzione di verdura è stata servita con modalità e tempistiche diverse: una porzione fissa o libera da consumare durante il pasto o 20 minuti prima, mentre a pranzo si prevedeva solo il consumo del piatto di tortellini senza la porzione di insalata.

Alla fine i risultati hanno evidenziato come le verdure siano efficaci a ridurre le calorie a prescindere dal momento in cui vengono consumate, a patto però che la porzione sia consistente.

Di conseguenza non ci possiamo aspettare un grande effetto saziante da un piatto di sola insalata che mediamente si aggira sui 50-60 grammi, ma per raggiungere l’obiettivo basterà arricchire la nostra insalata con carote, pomodori, sedano, peperoni o cetrioli che oltre a rendere la pietanza più “pesante” e voluminosa apportano un grande quantitativo di micronutrienti e antiossidanti, fondamentali per il benessere del nostro organismo.

Cosa fare invece se il digiuno è prolungato? In questi casi si sa che, specialmente quando non si mangia da parecchie ore, le cattive abitudini tendono a prendere il soppravvento e si è indotti a consumare cibi ipercalorici.

Una ricerca pubblicata su “Archives of Internal Medicine”, condotta presso il Cornell’s Food and Brand Lab negli Usa, ha evidenziato come il 75% dei soggetti ai quali era stato chiesto di digiunare per 18 ore abbia poi scelto per il pasto successivo cibi ricchi di proteine e carboidrati anziché frutta e verdura. Nei soggetti invece non sottoposti a una così lunga privazione del cibo, la percentuale è scesa al 44%.

Secondo il coordinatore dello studio, per chi si trova a dover digiunare molto spesso per cause di forza maggiore (motivi religiosi o medici, ma anche semplice mancanza di tempo) la scelta più appropriata è quella di iniziare il pasto con cibi a basso contenuto calorico, come verdura o frutta. (fonte: Coldiretti)

Diete d'estate: i consigli per restare in forma

Le tanto agognate vacanze sono, per molti, finalmente giunte. Le zone di villeggiatura si riempiono di turisti e vacanzieri che, dopo magari mesi di rinunce e sacrifici per ritrovare la linea in vista della prova bikini, possono mettere a rischio la propria forma grazie all’atmosfera di rilassamento che le vacanze portano con sé.

Le tentazioni a tavola sono ovunque e spesso si travestono da happy hour, cene fuori, ritrovi con amici e via così. Il problema è che, altrettanto spesso, è difficile dire di no: un po’ per non sembrare scortesi o per non fare la figura dell’antipatica. Solo che, a forza di dire Sì, può capitare di mandare a monte tutti nostri propositi e tornare a casa dopo le vacanze con un indesiderato bagaglio in più: qualche chilo di troppo.

Che fare, allora, quando la dieta è appena iniziata oppure non si vuole perdere l’effetto ottenuto con tanto impegno e costanza?
A Melarossa lo hanno domandato al dottor Luca Piretta, nutrizionista della SISA, che offre qualche anche per imparare a gestire al meglio il menù trasformandolo in una versione estiva.

Ha qualche consiglio per le persone che hanno appena iniziato la dieta? È vero che dimagrire d’estate è ancora più difficile?
«Il primo consiglio da dare a chi fa una dieta è quello di non avere fretta e di non pensare che le diete dimagranti abbiano una scadenza. Non è vero che d’estate sia più difficile, anzi può essere utile sfruttare l’effetto anoressizzante del caldo…».

E per chi è in mantenimento?«A chi ha già raggiunto un risultato accettabile e sta facendo il mantenimento vorrei dire che le vacanze devono essere considerate come un periodo per non ingrassare piuttosto che per dimagrire. L’aspetto psicologico è importantissimo e quindi anche concedersi delle pause dalla dieta può essere gratificante. Questo permette poi di aderire al concetto che dalla “dieta” non ci si può distaccare mai in modo definitivo, quindi le pause ogni tanto possono essere utili».

Spesso in vacanza le possibilità di essere a cena fuori aumentano, quali piatti bisognerebbe preferire in quelle occasioni? «Consiglio di evitare i primi piatti e concentrarsi sui secondi a base di pesce e contorni. Questo perché i carboidrati alla sera, non venendo bruciati dalle attività fisiche e psichiche durante la notte, tendono a depositarsi sotto forma di grasso».

Tutti sanno che i condimenti del ristorante non sono adatti ad una dieta ipocalorica, è consigliabile in questo caso chiedere un condimento a parte in modo da potersi regolare da soli?«Si, in particolare sui contorni. Per chi fa una dieta dimagrante è necessario ridurre l’olio e preferire aceto e limone».

Esistono dei cibi o spezie che sarebbe meglio evitare d’estate?«Alcune spezie come il peperoncino possono accentuare la sudorazione, ma sostanzialmente direi che non esistono particolari controindicazioni».

Il pranzo al sacco è una realtà diffusa specialmente sulle spiagge, in caso di dieta ipocalorica cosa consiglia di portare?«Conviene portare insalata di lattuga, pomodori e carote fresche, con del tonno o un uovo sodo, e dopo, come frutta, il cocomero o il melone. In questo modo apportiamo una buona quantità di acqua e sali minerali».

Spesso la gola ed il bisogno di qualcosa di fresco ci portano a mangiare il triplo della frutta prevista nella dieta, c’è qualche controindicazione? «Sostanzialmente no se la frutta sostituisce alcuni alimenti, come per esempio il pane , e non è semplicemente un’aggiunta a un ricco pasto».

Molte persone d’estate sostituiscono uno dei pasti principali con frutta di stagione o con gelati. Si può fare?«Direi di sì se non avviene tutti i giorni, se ci si è assicurati di fare una buona prima colazione e consumare più spuntini leggeri durante la giornata».

Se si vuole inserire un gelato nella dieta, quale si può scegliere? «È meglio propendere per un gelato di frutta, magari insieme a una macedonia di frutta fresca».

Se si interrompe la dieta senza un adeguato mantenimento solo per trascorrere delle vacanze in libertà, si corre il rischio di riprendere tutto il peso perso?«Forse non tutto il peso ma il rischio di riprenderne una buona parte c’è. Ripeto, la dieta può essere sospesa, messa in stand-by per un breve periodo, a patto però che si rispettino delle regole minime di attenzione. Poi va ripresa».

Con le vacanze, si riduce e/o modifica spesso anche l’attività fisica, dobbiamo rivedere la nostra dieta in rapporto a questo cambiamento?«Non vedo perché d’estate si debbano ridurre le attività fisiche, anzi la vita all’aria aperta, la spiaggia e le passeggiate dovrebbero favorirla, ma se proprio dovesse accadere allora diventa necessario adeguare il regime alimentare al nuovo stato di dispendio energetico ridotto».

Come avete visto non c’è bisogno di impazzire dai dubbi e, con alcuni accorgimenti, è possibile godere appieno delle vacanze, accontentando anche il palato. (fonte: lm&sdp)

lunedì 23 luglio 2012

Dieta Med-Italiana estiva? La frutta!

Ogni stagione ha sue caratteristiche: climi, colori, profumi. Ben si associa a questo periodo estivo la frutta che viene regolarmente consumata sulla tavola in questi mesi:  albicocca, anguria, melone, pesca e prugna. Anche il colore di questi frutti sembra sposarsi al meglio con l’estate, e già sappiamo che il colore può essere un’importante indicazione delle caratteristiche nutrizionali di un alimento.

Analizziamo ora brevemente questi 5 frutti proposti:

Albicocca. E’ il frutto con il più alto contenuto di potassio e di carotene (che nel nostro organismo si trasforma in vitamina A). Il suo sapore dolciastro è dovuto alla presenza di un particolare zucchero (sorbitolo). La vitamina C è presente in piccole concentrazioni, e i semi non sono commestibili in quanto la parte interna contengono una sostanza velenosa (l’acido cianidrico). L’albicocca ben si presta alla produzione di marmellata (è un frutto che matura sull’albero in pochi giorni ed in grandi quantità, e la confettura è stata da sempre utilizzata come un metodo conservativo). Un consumo eccessivo di albicocche può favorire effetti lassativi.

Anguria (o cocomero). E’ il frutto a maggior contenuto di acqua e minor potere calorico. In effetti è una falsa credenza che il cocomero sia dolce e calorico: il contenuto in zuccheri è ridottissimo ed il senso di sazietà che deriva dopo l’assunzione di anguria è favorito dalla presenza di specifiche sostanze aromatiche acaloriche. Per questo motivo il cocomero è particolarmente indicato in regimi ipocalorici. Tuttavia c’è da segnalare anche la scarsa concentrazione di vitamine e sali minerali. E’ consigliato non ingerire i semi, in quanto possono favorire l’insorgere di scariche diarroiche con dolore.

Melone. Sono accostabili all’anguria, in quanto ricchissimi di acqua e con poche calorie (tuttavia leggermente superiori al cocomero). Altri micronutrienti presenti nel melone sono la vitamina C, il potassio e il carotene (precursore della vitamina A).

Pesca. Come i due frutti appena elencati, la pesca non presenta importanti valori nutritivi, in quanto è composta prevalentemente d’acqua, e, in piccole quantità, zuccheri e vitamine. Si consiglia di eliminare la buccia pelosa in superficie, in quando è in grado di trattenere sostanze chimiche che, a lungo andare possono creare problemi al fegato e allergie.

Prugna. E’ un frutto dal gusto acidulo-zuccherino. Questo gusto è dovuto alla presenza di acido malico da una parte e fruttosio e sorbitolo dall’altra. Anche in questo caso l’apporto calorico è ridotto (tuttavia non è trascurabile la presenza di zuccheri), mentre la presenza di proteine e grassi è trascurabile. E’ molto conosciuta per le sue qualità lassative ed in effetti la presenza di fibra e di una sostanza, la difenil-isatina, che promuove i movimenti intestinali e l’espulsione delle feci. Questo effetto è rafforzato nelle prugne essiccate nelle quali, con la privazione dell’acqua tali sostanze sono più concentrate. Ha un ottimo contenuto in potassio e vitamina A. (A. Serra)

Olimpiadi: ai medagliati il PanSorriso, dolce della Dieta Med-Italiana


Sicuramente non ce ne sono, ma se dovesse esserci qualche atleta italiano in partenza per Londra che non ha ancora raggiunto il top della motivazione personale per affrontare al meglio le prossime gare olimpiche, allora c’ha pensato Giovanni Venneri, il pasticciere che ha inventato il PanSorriso, ad offrire la “carota” più ambita. Giovanni infatti promette di donare uno dei suoi famosi dolci della salute e del buonumore a ciascun atleta italiano che porterà a casa una medaglia, oro, argento o bronzo che sia.

«So bene che il mio PanSorriso è ben poca cosa – commenta il pasticciere salentino – ma è l’unico modo che ho (ed è un modo molto dolce) per incoraggiare personalmente tutti gli atleti italiani in partenza per Londra. Mi piacerebbe che “sfondassero” e che portassero a casa ed in patria un numero impressionante di medaglie, …non più di cinquanta però, altrimenti finisco sul lastrico! Scherzo naturalmente, sarebbe una gioia infinita se addirittura superassero questa quota. L’apoteosi totale, poi, la raggiungerei se qualcuna di quelle medaglie giungesse qui in Puglia, da parte degli atleti che questa terra sta inviando in Gran Bretagna, ossia Flavia Pennetta e Roberta Vinci per il tennis, Daniele Greco e Rosaria Console per l’atletica, Eliana Nardelli e Francesco Bruno per il tiro a segno, Pia Carmen Maria Lionetti per il tiro con l’arco, Luigi Mastrangelo per la pallavolo, Carlo Molfetta per il taekwondo e Luigi Samele per la scherma. A loro e a tutti gli altri grandi atleti italiani il mio più sentito Forza Azzurri. A proposito, non si dice più “in bocca al lupo”, perché da oggi per augurare il meglio si dirà …”PanSorriso in bocca!”»

In occasione delle Olimpiadi 2012, all’indirizzo web www.pansorriso.it sarà pubblicata in tempo reale la conta dei vari PanSorriso che Giovanni Venneri dovrà man mano sborsare per tenere fede alla sua promessa.

Il PanSorriso è un nuovo dolce, unico nel suo genere, conosciuto come “dolce della salute e del buonumore” per via dei suoi ingredienti che lo rendono sano e naturale al 100%. E’ realizzato con olio extravergine d’oliva “Adamo” (prodotto ad Alliste (Le), a non più di 100 metri dal laboratorio della pasticceria Venneri) e con miele locale, che sostituiscono rispettivamente burro e zucchero, rendendolo così leggerissimo, sano e digeribile. Per ora il pasticciere ha previsto due varianti, all’arancia e ai fichi, entrambi straordinariamente buoni. 

Il PanSorriso ha appena due mesi di vita, è stato infatti presentato al pubblico e alla stampa il 25 maggio scorso, nell’ambito del Festival della Dieta Med-Italiana, la kermesse promossa degli studenti dell’Istituto Costa di Lecce appartenenti al movimento “Repubblica Salentina”. Anche il nome, il logo e la forma di questo nuovo prodotto della pasticceria italiana sono originali. L’icona che lo caratterizza richiama la forma con cui il PanSorriso si presenta al consumatore, ossia  un sole sorridente, simbolo emblematico della terra che lo produce. Il nome mette allegria soltanto a pronunciarlo e poi, sembra sia stato sperimentato, è sufficiente assaggiarne un pezzo per entrare in uno stato di piacevole buonumore. 


giovedì 17 maggio 2012

A Michelle Obama un ulivo monumentale di 1.400 anni


Il 25 maggio, alle ore 18, nell’ambito del Festival della Dieta Med-Italiana, sarà firmato il documento ufficiale di assegnazione onoraria di un antichissimo albero d’ulivo monumentale salentino (denominato “La Regina”) alla First Lady degli Stati Uniti, la signora Michelle Obama. L’assegnazione è motivata dal grande ed importante impegno con cui la moglie del presidente Usa negli ultimi anni ha indicato e ha incoraggiato il popolo americano e, in particolare, i bambini e le loro famiglie, a seguire uno stile di vita più sano basato sui concetti fondamentali della Dieta Mediterranea, i quali prevedono sia una corretta alimentazione che una maggiore attività fisica. Oltre all’aspetto simbolico dell’assegnazione, anche tutto l’ottimo olio extravergine d’oliva che l’albero produrrà il prossimo autunno sarà inviato alla famiglia Obama presso la Casa Bianca.

Le parti coinvolte sono diverse, ognuna per le proprie competenze. C’è la Provincia di Lecce in persona del presidente Antonio Gabellone e dell’assessore all’agricoltura Francesco Pacella, c’è l’Istituto Costa di Lecce, ideatore e promotore del progetto “Dieta Med-Italiana”, c'è la Camera di Commercio e la Coldiretti di Lecce, in rappresentanza di categoria, c'è la Cooperativa Sant'Anna di Vernole, azienda produttrice dell'olio ricavato dall’albero, e c'è, non certo meno importante, la sig.ra Ines Maria Antonucci proprietaria del terreno che ospita la maestosa pianta.

Nei giorni scorsi la Provincia di Lecce ha inviato alla First Lady Michelle Obama presso la sua residenza a Washington e, per conoscenza, all'ambasciatore Usa in Italia, Mr. David Thorne, una comunicazione ufficiale relativa al prestigioso riconoscimento.

Dal documento si legge:
"La Provincia di Lecce, in accordo con le parti coinvolte, è lieta e onorata di omaggiare la persona della First Lady degli Stati Uniti Michelle Obama con l'assegnazione onoraria dell'albero d'Ulivo monumentale denominato "La Regina", una delle più antiche e prestigiose piante del territorio, insieme all'olio extravergine d'oliva che sarà prodotto con i suoi frutti, simbolo di pace, di alimentazione sostenibile e di benessere. Con la seguente motivazione: Per aver ideato e lanciato e per il grande impegno profuso a favore della campagna salutista 'Let's move!', attraverso la quale è stato attuato un importantissimo servizio pubblico affinché le nuove generazioni di giovani e giovanissimi americani potessero crescere in maniera più sana, avvicinandosi ad uno stile di vita caratterizzato da un regime alimentare più ricco in verdure, frutta e cibi naturali e da una maggiore attività fisica. Uno stile di vita, questo, in perfetta armonia e sintonia con i dettami della Dieta Mediterranea, riscontrata e scoperta in Italia dallo scienziato americano Ancel Keys e meritevole del riconoscimento da parte dell'Unesco quale Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Per aver fornito un efficientissimo esempio di comportamento virtuoso, svolto in prima persona, impiantando e curando presso la Casa Bianca un orto coltivato a verdure e ortaggi e per avere, così facendo, amplificato a livello mondiale il messaggio a favore di una alimentazione più corretta, più ecosostenibile, più sana e, al contempo, gustosa e nutriente."

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L’albero d’Ulivo denominato “La Regina” è un’imponente pianta ultramillenaria, della varietà autoctona “Ogliarola Leccese”. Ha un’età stimata di oltre 1.400 anni e misura una circonferenza alla base di circa 14 metri. E’ posizionata in agro di Vernole/Lecce (Puglia), individuabile su Google Maps attraverso le coordinate: 40.33.17.80N– 18.26.85.90E. Nelle sue vicinanze vi sono altri ulivi altrettanto importanti, conosciuti come “Il Re”, “Il Faraone”, etc.  “La Regina” può arrivare a produrre fino a 6 quintali di olive, capaci di trasformarsi in un massimo di 100 kg di ottimo olio extravergine d’oliva.