Il problema delle ossa fragili interessa molte più persone di quanto si
possa credere. Sono molte, per esempio, le donne con l’osteoporosi – ma
anche gli uomini non ne sono esenti. Poi, la perdita di densità minerale
ossea che interessa le persone anziane espone a tutta una serie di
rischi, tra cui la predisposizione alle fratture.
Se prevenire è
meglio che curare, cosa c’è di meglio che prevenire in modo semplice e
piacevole? Un modo che soddisfa questi requisiti è la dieta mediterranea
che, se ricca di olio extravergine di oliva, può davvero promuover la
salute delle ossa. Questo, per lo meno, secondo un nuovo studio
pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, la rivista ufficiale della Endocrine Society.
I
ricercatori spagnoli sono partiti dal constatare che in Europa
l’incidenza di osteoporosi è inferiore rispetto agli altri continenti.
Un motivo ci deve essere, si saranno detti gli scienziati, e così hanno
ipotizzato che questo potesse ritrovarsi nella dieta mediterranea che
comprende un buon apporto di olive e olio da esse derivato.
«L’assunzione
di olio d’oliva è stata posta in relazione alla prevenzione
dell’osteoporosi in modelli sperimentali e in vitro – spiega il dottor
José Manuel Fernández-Real dell’Ospedale Dr. Josep Trueta di Girona, e
autore principale dello studio – Questo è il primo studio randomizzato
che dimostra che l’olio d’oliva conserva le ossa, almeno come si evince
dai marcatori ossei circolanti negli esseri umani».
Tutti i
partecipanti appartenevano a uno studio nazionale a lungo termine volto a
valutare l’effetto della dieta mediterranea nella prevenzione delle
malattie cardiovascolari. Si tratta di uno studio per gruppi paralleli,
randomizzato e controllato, che prende il nome di “Prevencion con Dieta
Mediterranea” (PREDIMED). Da questo studio, i ricercatori hanno preso a
caso 127 persone di età compresa tra i 55 e gli 80 anni. I soggetti non
presentavano diagnosi di precedenti malattie cardiovascolari, tuttavia
erano stati oggetto di diagnosi di diabete di tipo 2 o presentavano
almeno tre fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione,
dislipidemia (un’elevata presenza di grassi nel sangue) o una storia
familiare di malattie cardiovascolari premature.
I volontari sono poi stati suddivisi a caso in tre distinti gruppi.
Gli
appartenenti al primo gruppo avrebbero seguito la dieta mediterranea
integrata di frutta secca; gli appartenenti al secondo gruppo quella
integrata da olio extravergine di oliva; gli appartenenti al terzo e
ultimo gruppo una dieta povera di grassi.
All’inizio e durante il
periodo di follow-up sono stati prelevati a digiuno dei campioni di
sangue per analizzare i livelli di biochimici di osteocalcina, glucosio,
colesterolo totale, colesterolo HDL e trigliceridi.
Le analisi
condotte hanno permesso ai ricercatori di rilevare che negli
appartenenti al gruppo “olio d’oliva” vi era un significativo aumento
delle concentrazioni di osteocalcina totale e altri marker (marcatori)
della formazione ossea. Altro dato degno di nota è che il Calcio sierico
è aumentato – sempre nei soggetti che hanno assunto l’olio extravergine
d’oliva – rispetto a coloro che avevano seguito le altre due diete che,
per contro, hanno invece visto una diminuzione di questo Calcio.
Infine,
anche la secrezione d’insulina è stata notata essere maggiormente
preservata nei soggetti del gruppo olio d’oliva, suggerendo che una
maggiore concentrazione di osteocalcina ha un effetto positivo anche in
questo ambito.
Ecco dunque un altro studio che conferma come gli
ingredienti della nostra cara dieta mediterranea possano fare la
differenza per quel che riguarda la salute delle ossa, ma anche della
salute in generale. (fonte: lm&sdp)
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