Ogni stagione ha sue caratteristiche: climi, colori, profumi. Ben si associa a questo periodo estivo la frutta che viene regolarmente consumata sulla tavola in questi mesi: albicocca, anguria, melone, pesca e prugna. Anche il colore di questi frutti sembra sposarsi al meglio con l’estate, e già sappiamo che il colore può essere un’importante indicazione delle caratteristiche nutrizionali di un alimento.
Analizziamo ora brevemente questi 5 frutti proposti:
Albicocca. E’ il frutto con il più alto contenuto di potassio e di carotene (che nel nostro organismo si trasforma in vitamina A). Il suo sapore dolciastro è dovuto alla presenza di un particolare zucchero (sorbitolo). La vitamina C è presente in piccole concentrazioni, e i semi non sono commestibili in quanto la parte interna contengono una sostanza velenosa (l’acido cianidrico). L’albicocca ben si presta alla produzione di marmellata (è un frutto che matura sull’albero in pochi giorni ed in grandi quantità, e la confettura è stata da sempre utilizzata come un metodo conservativo). Un consumo eccessivo di albicocche può favorire effetti lassativi.
Anguria (o cocomero). E’ il frutto a maggior contenuto di acqua e minor potere calorico. In effetti è una falsa credenza che il cocomero sia dolce e calorico: il contenuto in zuccheri è ridottissimo ed il senso di sazietà che deriva dopo l’assunzione di anguria è favorito dalla presenza di specifiche sostanze aromatiche acaloriche. Per questo motivo il cocomero è particolarmente indicato in regimi ipocalorici. Tuttavia c’è da segnalare anche la scarsa concentrazione di vitamine e sali minerali. E’ consigliato non ingerire i semi, in quanto possono favorire l’insorgere di scariche diarroiche con dolore.
Melone. Sono accostabili all’anguria, in quanto ricchissimi di acqua e con poche calorie (tuttavia leggermente superiori al cocomero). Altri micronutrienti presenti nel melone sono la vitamina C, il potassio e il carotene (precursore della vitamina A).
Pesca. Come i due frutti appena elencati, la pesca non presenta importanti valori nutritivi, in quanto è composta prevalentemente d’acqua, e, in piccole quantità, zuccheri e vitamine. Si consiglia di eliminare la buccia pelosa in superficie, in quando è in grado di trattenere sostanze chimiche che, a lungo andare possono creare problemi al fegato e allergie.
Prugna. E’ un frutto dal gusto acidulo-zuccherino. Questo gusto è dovuto alla presenza di acido malico da una parte e fruttosio e sorbitolo dall’altra. Anche in questo caso l’apporto calorico è ridotto (tuttavia non è trascurabile la presenza di zuccheri), mentre la presenza di proteine e grassi è trascurabile. E’ molto conosciuta per le sue qualità lassative ed in effetti la presenza di fibra e di una sostanza, la difenil-isatina, che promuove i movimenti intestinali e l’espulsione delle feci. Questo effetto è rafforzato nelle prugne essiccate nelle quali, con la privazione dell’acqua tali sostanze sono più concentrate. Ha un ottimo contenuto in potassio e vitamina A. (A. Serra)
lunedì 23 luglio 2012
Olimpiadi: ai medagliati il PanSorriso, dolce della Dieta Med-Italiana
Sicuramente non ce ne sono, ma se dovesse
esserci qualche atleta italiano in partenza per Londra che non ha ancora
raggiunto il top della motivazione personale per affrontare al meglio le
prossime gare olimpiche, allora c’ha pensato Giovanni
Venneri, il pasticciere che ha inventato il PanSorriso,
ad offrire la “carota” più ambita. Giovanni infatti promette di donare uno dei
suoi famosi dolci della salute e del buonumore a
ciascun atleta italiano che porterà a casa una
medaglia, oro, argento o bronzo che sia.
«So bene che il mio PanSorriso è ben poca cosa
– commenta il pasticciere salentino – ma è l’unico modo che ho
(ed è un modo molto dolce) per incoraggiare personalmente tutti gli atleti
italiani in partenza per Londra. Mi piacerebbe che “sfondassero” e che
portassero a casa ed in patria un numero impressionante di medaglie, …non più
di cinquanta però, altrimenti finisco sul lastrico! Scherzo naturalmente,
sarebbe una gioia infinita se addirittura superassero questa quota. L’apoteosi
totale, poi, la raggiungerei se qualcuna di quelle medaglie giungesse qui in
Puglia, da parte degli atleti che questa terra sta inviando in Gran Bretagna,
ossia Flavia Pennetta e Roberta Vinci per il
tennis, Daniele Greco e Rosaria Console per
l’atletica, Eliana Nardelli e Francesco Bruno
per il tiro a segno, Pia Carmen Maria Lionetti
per il tiro con l’arco, Luigi Mastrangelo
per la pallavolo, Carlo Molfetta
per il taekwondo e Luigi Samele
per la scherma. A loro e a tutti gli altri grandi atleti italiani il mio più
sentito Forza Azzurri. A proposito, non si dice più “in bocca al lupo”, perché
da oggi per augurare il meglio si dirà …”PanSorriso in bocca!”»
In occasione delle Olimpiadi 2012,
all’indirizzo web www.pansorriso.it
sarà pubblicata in tempo reale la conta dei vari
PanSorriso che Giovanni Venneri dovrà man mano sborsare
per tenere fede alla sua promessa.
Il PanSorriso è un
nuovo dolce, unico nel suo genere, conosciuto come “dolce della salute e del
buonumore” per via dei suoi ingredienti che lo rendono sano e naturale al 100%.
E’ realizzato con olio extravergine d’oliva
“Adamo” (prodotto ad Alliste (Le), a non più di 100 metri dal laboratorio della
pasticceria Venneri) e con miele locale,
che sostituiscono rispettivamente burro e zucchero, rendendolo così
leggerissimo, sano e digeribile. Per ora il pasticciere ha previsto due
varianti, all’arancia e ai fichi, entrambi straordinariamente buoni.
Il
PanSorriso ha appena due mesi di vita, è stato infatti presentato al pubblico e
alla stampa il 25 maggio scorso, nell’ambito del Festival
della Dieta Med-Italiana, la kermesse promossa degli studenti
dell’Istituto Costa di Lecce appartenenti al movimento “Repubblica Salentina”. Anche
il nome, il logo e la forma di questo nuovo prodotto della pasticceria italiana
sono originali. L’icona che lo caratterizza richiama la forma con cui il
PanSorriso si presenta al consumatore, ossia
un sole sorridente, simbolo emblematico della terra che lo produce. Il
nome mette allegria soltanto a pronunciarlo e poi, sembra sia stato
sperimentato, è sufficiente assaggiarne un pezzo per entrare in uno stato di
piacevole buonumore.
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